Scilla (RC) – Non sono bastate le parole di apprezzamento pronunciate dall’On. Francesco Cannizzaro durante un comizio elettorale a calmare l’indignazione di Pasquale Ciccone, già sindaco del Comune di Scilla. L’ex primo cittadino ha scelto di intervenire pubblicamente con un duro affondo nei confronti di una delle candidate alla poltrona di sindaco, rea – secondo lui – di aver denigrato il lavoro svolto dalla sua amministrazione e di aver ignorato i risultati raggiunti in cinque anni di governo.
«Oggi ho assistito a un comizio che mi ha profondamente irritato», afferma Ciccone. «A parte il coraggio dell’On. Cannizzaro, che ha avuto l’onestà di riconoscere i risultati della mia amministrazione, il resto dell’intervento si è ridotto a un piagnisteo didascalico, come se il popolo di Scilla avesse bisogno di una lezione di diritto amministrativo, diritto degli enti locali e – paradossalmente – del diritto all’esistenza».
L’ex sindaco non risparmia critiche sul tono e sui contenuti del discorso della candidata: «È grave e disonesto parlare di “malgoverno scillese degli ultimi 40 anni”, soprattutto se si ignora quello che, da lì a poco, avrebbe detto l’onorevole Cannizzaro sul sottoscritto. A Scilla non servono lezioni scolastiche, né in italiano né in inglese: servono onestà intellettuale e rispetto per la storia recente del paese».
Ciccone rivendica con orgoglio quanto fatto dalla sua squadra di governo: «Abbiamo preso un paese che navigava nell’oblio e nella spazzatura e lo abbiamo trasformato in un esempio per l’intera provincia. Il rifacimento del lungomare, l’apertura dell’ostello della gioventù, la riattivazione dell’ascensore – fiore all’occhiello della Regione – sono solo alcuni dei risultati che parlano per noi».
Il passaggio più acceso arriva in chiusura, con una domanda provocatoria rivolta direttamente alla candidata: «Cosa le costava riconoscere, con onestà, la passione e i risultati ottenuti da una compagine amministrativa che non è stata bocciata dagli scillesi, ma da ben altre dinamiche?».
Infine, un augurio, ma non senza una punta di sarcasmo: «Buona fortuna per un percorso di verità. Ma servirà molto più di una lezione per comprendere quanto fatto per Scilla in quegli anni».