Calabria al voto: Tridico e Occhiuto, due candidati con percorsi diversi

Un professore che ha guidato l’INPS e un politico cresciuto tra tv locali e vitigni. Due modi diversi di immaginare la Regione
tridico e roberto occhiuto

L’economista di Scala Coeli: dal dottorato a Roma Tre ai vertici dell’INPS

Pasquale Tridico, nato a Scala Coeli, incarna la figura dell’accademico prestato alle istituzioni. Laureato a Roma, due master internazionali, un dottorato in economia politica e una lunga esperienza tra insegnamento e ricerca in Italia e all’estero. Ha vinto borse di studio prestigiose come la Fulbright e la Marie Curie, ha collaborato con università in tutta Europa e negli Stati Uniti, ed è autore di numerosi studi sui temi delle disuguaglianze, della finanza e del welfare.

Dal 2019 al 2023 è stato presidente dell’INPS, portando l’ente a un bilancio positivo con oltre 7 miliardi di utile e un patrimonio di 23 miliardi. Oggi è professore ordinario di politica economica a Roma Tre, dove coordina centri di ricerca, summer school e corsi di laurea. Il suo nome, per molti, è un vanto per la Calabria: un calabrese che ha fatto carriera internazionale senza mai dimenticare le radici.

Il politico di Cosenza: dalla comunicazione alla guida della Regione

Roberto Occhiuto, fratello dell’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, ha invece costruito la propria carriera nel giornalismo e nella politica. Dopo la laurea in economia, nel 2001 è diventato giornalista pubblicista e direttore generale del gruppo Media TV, che raccoglie alcune emittenti televisive calabresi. Un imprenditore della comunicazione, insomma, che nel 2019 ha ampliato i propri interessi entrando anche nel settore vitivinicolo con una tenuta a Montegiordano, nell’alto Jonio cosentino.

Parallelamente ha consolidato la sua carriera politica, fino a diventare presidente della Regione Calabria con Forza Italia. Una leadership costruita dentro il centrodestra, intrecciando gestione mediatica e attività imprenditoriale.

Due visioni a confronto

La sfida tra Tridico e Occhiuto mette a confronto due percorsi molto diversi: da un lato l’accademico internazionalizzato, che ha studiato le disuguaglianze e guidato la più grande istituzione previdenziale del Paese; dall’altro il politico calabrese che ha fatto della comunicazione e dell’impresa le proprie leve di successo.

Il giudizio spetterà agli elettori calabresi, chiamati a scegliere se affidarsi alla competenza tecnica e accademica di Tridico o alla continuità politica e imprenditoriale di Occhiuto.

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