A Villa San Giovanni si lavora per ricucire lo storico legame tra ferrovia e porto, un asse di scambio che per decenni ha rappresentato il cuore pulsante della mobilità tra la Sicilia e il continente. Oggi, grazie a due interventi infrastrutturali strategici, il terminal ferroviario-marittimo si prepara a recuperare funzionalità e centralità, guardando al futuro senza dimenticare il passato.
Il primo cantiere riguarda l’invasatura 0, dove è in corso l’ammodernamento dello scivolo utilizzato per l’attracco delle navi traghetto bidirezionali. L’intervento, dal valore contrattuale di quasi 4 milioni di euro (3.986.501,18 euro), punta a migliorare le operazioni di imbarco e sbarco, rendendo più efficiente e sicuro l’accosto dei mezzi navali.
Parallelamente, è partita anche la realizzazione di nuove pensiline pedonali. Queste strutture copriranno il percorso che collega la stazione ferroviaria con l’area portuale antistante la sede della Guardia Costiera, offrendo ai passeggeri un tragitto protetto dalle intemperie. Il valore di questo intervento è pari a 903.071,64 euro. Si tratta di un tassello fondamentale all’interno di un progetto più ampio, volto a semplificare e velocizzare gli spostamenti tra porto e ferrovia.
L’obiettivo finale è la creazione di un sistema di mobilità integrata che includa nuovi percorsi coperti e l’installazione di scale mobili, anche sopraelevate rispetto ai binari, per collegare direttamente le banchine portuali con i binari ferroviari. Un ritorno alle origini, si potrebbe dire: negli anni ’70, sia a Villa San Giovanni Mare che a Messina Marittima, esistevano già passerelle e collegamenti diretti tra treni e navi. Un modello efficiente, smantellato nell’estate del 2022 con la demolizione delle passerelle pedonali e carrabili storiche.
La rimozione di quelle infrastrutture ha di fatto interrotto il flusso diretto di viaggiatori e mezzi tra ferrovia e traghetti, rendendo inoperativa la funzione per cui erano state concepite le più moderne navi Iginia e Messina: il trasporto intermodale di pendolari e automezzi.
Intanto, anche il binario 1 della stazione calabrese è interessato da lavori connessi alla nuova visione di mobilità tra porto e treno. Ma su questo fronte, ulteriori dettagli saranno resi noti nei prossimi aggiornamenti.
Quel che è certo, è che Villa San Giovanni si prepara a riacquistare un ruolo chiave nella mobilità dello Stretto, con infrastrutture moderne che puntano a ripristinare – e potenziare – il dialogo tra terraferma e isola.