Ponte sullo Stretto, la sindaca di Villa: “Dopo il Cipess restano ancora molti nodi da sciogliere”

Giusy Caminiti chiede chiarezza sugli espropri e sottolinea l’attesa per la bollinatura della Corte dei Conti. A rischio 150 famiglie e 400 ditte
Giusy Caminiti Sindaco del Comune di Villa San Giovanni - RC

Villa San Giovanni – Con l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del Cipess, si aprono nuovi scenari — ma anche nuove incertezze — per centinaia di cittadini e imprese del territorio. A lanciare l’allarme è la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, che mette in guardia sugli effetti che l’opera potrebbe avere sul tessuto sociale ed economico locale: “Dopo il Cipess serve la bollinatura della Corte dei Conti – afferma – e molti aspetti restano ancora da chiarire”.

Nel mirino ci sono in particolare gli espropri, che rischiano di stravolgere la vita di numerose famiglie e attività. Secondo quanto riferito dall’amministrazione comunale, sarebbero circa 400 le ditte e 150 le famiglie interessate dalla perdita della propria proprietà. Case, terreni e luoghi di lavoro che potrebbero presto non esistere più.

“La nostra comunità vive un momento di grande incertezza – spiega la sindaca ai microfoni di RaiNews –. Le persone ci chiedono risposte, vogliono sapere cosa accadrà ai loro immobili, al loro futuro. Ma finché non avremo accesso ai documenti del Cipess, molte risposte resteranno sospese”.

Caminiti ribadisce la necessità di un confronto serio, trasparente e istituzionale, prima che si proceda con atti esecutivi: “Serve responsabilità. Non si può pensare che tutto sia compiuto solo perché c’è un via libera. Il percorso è ancora lungo e deve passare dalla legittimità e dal rispetto dei diritti di chi vive e lavora qui da generazioni”.

Nel frattempo, a Villa San Giovanni cresce la tensione. Molte famiglie coinvolte negli espropri temono di essere messe davanti al fatto compiuto, senza possibilità di dialogo o alternative concrete. “Non ci opporremo al progresso – conclude Caminiti – ma non possiamo accettare che venga calato dall’alto a costo della nostra storia e della nostra dignità”.

News

Consulta gli argomenti trattati

Ultime Notizie