Ponte sullo Stretto, Salvini: “Lavori al via entro il mio mandato”

Durante la presentazione del Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo FS, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ribadisce l’impegno per l’avvio del progetto del Ponte sullo Stretto: “Ridurre i tempi di attraversamento cambierà gli scenari logistici del Mediterraneo”
matteo salvini

Nel corso dell’evento dedicato al nuovo Piano Strategico 2025-2029 – Next Level del Gruppo Ferrovie dello Stato, tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha riaffermato con decisione la volontà di avviare i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina entro la conclusione dell’attuale mandato di governo.

Salvini ha descritto l’opera non come un semplice collegamento tra Sicilia e Calabria, ma come “un’infrastruttura continua che unisce Palermo alle principali capitali europee, da Roma a Milano, fino a Monaco, Berlino, Copenaghen, Helsinki e Stoccolma”. Un progetto che, secondo il ministro, va inserito in una visione logistica più ampia, capace di integrare il Sud Italia nei flussi di mobilità continentali.

Durante il suo intervento, Salvini ha evidenziato gli attuali limiti del trasporto sullo Stretto: oggi servono “circa tre ore per movimentare merci e completare l’attraversamento”, un tempo ritenuto incompatibile con le esigenze dei corridoi logistici moderni. L’ingresso in funzione del ponte ridurrebbe il passaggio a “circa 15 minuti”, con un impatto che il ministro definisce “rivoluzionario”.

La nuova infrastruttura, ha spiegato, consentirebbe di trasformare l’Italia – e in particolare il Mezzogiorno – in un nodo strategico per i traffici mediterranei, rendendo competitivi i porti nazionali rispetto a quelli del Nord Europa. Salvini ha infatti sottolineato che molte navi, dopo aver attraversato Suez, proseguono la navigazione per giorni verso Rotterdam e Amburgo, rinunciando ai porti italiani a causa di inefficienze e tempi troppo lunghi nei collegamenti interni.

“Con il ponte – ha ribadito – si intercetterebbero flussi di container oggi diretti altrove, ponendo le basi per un nuovo modello di sviluppo economico”.

L’intervento di Salvini arriva in un momento in cui il dibattito sull’opera si trova nuovamente al centro dell’agenda politica, tra sostenitori che ne sottolineano il potenziale strategico e oppositori che sollevano dubbi su costi, impatto ambientale e priorità infrastrutturali del Paese. Tuttavia, il ministro conferma la linea del governo: “La determinazione è totale. Il ponte si farà”.

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