Corruzione in Italia 2025, Libera lancia l’allarme: “Un sistema diffuso che mina democrazia e diritti”

Il Report sulla corruzione in Italia indica che, dalla Campania alla Liguria, 96 inchieste e oltre mille indagati in undici mesi. Il Coordinamento regionale Libera Calabria: “Costi sociali altissimi, la ‘ndrangheta usa la corruzione come arma principale”
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9 dicembre 2025 Giornata internazionale contro la corruzione In occasione della ricorrenza mondiale dedicata alla lotta a uno dei reati più dannosi per il tessuto democratico, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – presenta un nuovo e preoccupante quadro sulla corruzione in Italia. Una fotografia scattata analizzando le notizie di stampa pubblicate tra il 1° gennaio e il 1° dicembre 2025, che rivela un’espansione costante e silenziosa del fenomeno.

Corruzione 2025: 96 inchieste, 1028 indagati e 49 procure coinvolte

L’indagine di Libera mostra numeri in forte crescita rispetto al 2024:

  • 96 inchieste (+100% rispetto all’anno precedente),
  • 49 procure attive in 16 regioni,
  • 1028 persone indagate (erano 588 lo scorso anno).

Il Sud continua a essere l’area più colpita con 48 inchieste, seguito dal Centro (25) e dal Nord (23).
La Campania guida sia per numero di indagini (18) che per indagati (219). Subito dopo la Calabria (141) e la Puglia (110). Al Nord svetta la Liguria con 82 indagati, seguita dal Piemonte (80).

Appalti truccati, favori, concorsi pilotati: come operano i nuovi sistemi corruttivi

Dalle carte delle inchieste emergono casi molto diversi tra loro:

  • mazzette per ottenere cittadinanze “facili” o certificati falsi,
  • appalti manipolati nella sanità, nei rifiuti, nelle opere pubbliche e nei servizi delle scuole,
  • concorsi universitari distorti,
  • episodi di voto di scambio politico-mafioso,
  • infiltrazioni dei clan negli appalti e nelle grandi opere.

Un panorama che conferma la presenza di una corruzione spesso organizzata, strutturata, con figure di riferimento che fungono da garanti del “sistema”: dirigenti pubblici, faccendieri, imprenditori, politici e – in molte aree del Paese – esponenti delle mafie.

Sempre più politici coinvolti

Tra gli indagati figurano 53 politici, pari al 5,5% del totale:

  • 24 sindaci,
  • amministratori regionali, assessori e consiglieri.

Le regioni con più politici indagati sono Campania e Puglia (13 ciascuna), poi Sicilia (8) e Lombardia (6).

“Un sistema che si sta normalizzando”: il monito di Libera

Secondo Francesca Rispoli, copresidente nazionale di Libera, ciò che emerge è un meccanismo sempre più radicato:

“La corruzione in Italia non è un’eccezione ma un sistema. Accanto alle forme tradizionali crescono meccanismi quasi legalizzati, frutto di norme scritte su misura per pochi. Non serve aspettare l’ennesima inchiesta: servono prevenzione, trasparenza e un patto forte tra istituzioni e cittadini.”

Rispoli sottolinea la necessità di rafforzare gli strumenti anticorruzione che negli ultimi anni sono stati indeboliti, ricordando che la corruzione sistemica genera disuguaglianze, degrado dei servizi e perdita di fiducia nelle istituzioni.

L’allarme della Calabria: “La ‘ndrangheta usa la corruzione come arma centrale”

Per Giuseppe Borrello, referente regionale di Libera Calabria, i numeri della regione – 141 indagati e 9 inchieste – rappresentano un segnale gravissimo:

“La corruzione è oggi uno degli strumenti preferiti della ’ndrangheta, grazie ai capitali di cui dispone. Gli effetti ricadono direttamente sui cittadini: inefficienze, disservizi, opere mai completate, sprechi e una credibilità istituzionale sempre più fragile.”

Borrello richiama l’attenzione sui “costi indiretti” della corruzione, che in Calabria pesano in modo particolare su sanità, trasporti, infrastrutture e servizi pubblici.

Le proposte di Libera per un Paese più trasparente

Nell’ambito della piattaforma nazionale “Fame di verità e giustizia”, Libera avanza una serie di proposte concrete per contrastare la corruzione:

  • una legge chiara sul conflitto di interessi,
  • una normativa stringente sul lobbying,
  • controlli più efficaci sui finanziamenti a partiti, fondazioni e campagne elettorali,
  • formazione obbligatoria sull’etica pubblica in università e ordini professionali,
  • una vera trasparenza amministrativa,
  • la promozione del whistleblowing pubblico e privato.

Tabella regionale delle inchieste 2025 (elaborazione Libera)

(Dati dal 1° gennaio al 1° dicembre 2025)

RegioneIndagatiInchiesteProcurePolitici
Campania21918713
Sicilia981138
Calabria141953
Puglia11010413
Lazio741242
Molise6111
Toscana41431
Liguria82431
Emilia-Romagna911
Lombardia501066
Marche38311
Umbria721
Piemonte8055
Abruzzo20333
Valle d’Aosta711
Veneto46211
Totale1028964953

Un impegno collettivo per un’Italia libera dalla corruzione

Il Coordinamento regionale Libera Calabria ribadisce che la battaglia alla corruzione richiede una mobilitazione civica permanente e istituzioni capaci di sostenere la trasparenza.
La corruzione non è un destino inevitabile, ma un sistema che può essere smontato solo attraverso una responsabilità condivisa.

Coordinamento regionale Libera Calabria.

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