Roma – Con la firma dell’Accordo di Programma tra i principali attori istituzionali e infrastrutturali coinvolti, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina compie un ulteriore passo verso la realizzazione. Il documento, sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Regione Calabria, Regione Siciliana, Rete Ferroviaria Italiana, Anas e Società Stretto di Messina, fissa con chiarezza ruoli, obblighi, modalità operative e obiettivi condivisi per la gestione degli interventi propedeutici e funzionali all’Opera.
Secondo quanto stabilito dall’accordo, emanato in attuazione del decreto-legge n. 35/2023, gli interventi saranno coordinati in modo da garantire non solo la costruzione dell’infrastruttura principale, ma anche la funzionalità del sistema complessivo di mobilità regionale e nazionale.
“L’Accordo di Programma rappresenta una tappa cruciale nel percorso attuativo del Ponte”, ha dichiarato Pietro Ciucci, Amministratore Delegato della Società Stretto di Messina. “Definire con anticipo ruoli e modalità operative dei soggetti coinvolti ci consente di ottimizzare tempi e risorse, assicurando che il ponte e le opere accessorie diventino una componente pienamente integrata della mobilità stradale e ferroviaria del Paese”.
Interventi a carico di Anas
Nell’ambito dell’intesa, ad Anas sono attribuite responsabilità specifiche, tra cui:
- La consegna dell’Area di Servizio Villa San Giovanni Est alla Società Stretto di Messina, una volta approvata la delibera CIPESS.
- La delocalizzazione dell’Area di Servizio Villa San Giovanni Ovest, sempre a cura della Società Stretto di Messina.
- L’attraversamento autostradale temporaneo tra le due aree, necessario per garantire la funzionalità del cantiere.
- La definizione di soluzioni progettuali per il mantenimento operativo dell’Area Est durante i lavori.
Tutti i costi relativi a tali interventi sono inclusi nel quadro economico complessivo del progetto.
Interventi a carico di RFI
Per quanto riguarda Rete Ferroviaria Italiana, l’accordo include:
- Il completamento dei lotti Buonabitacolo-Praia e Gioia Tauro-Reggio Calabria nell’ambito della linea AV/AC Battipaglia–Reggio Calabria.
- Entro il 2032, il collegamento tra l’infrastruttura ponte e la linea ferroviaria esistente, con rami dedicati verso Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
- Sempre entro il 2032, la connessione tra la galleria Santa Cecilia e la linea Messina-Catania.
- La realizzazione della nuova stazione di Messina Gazzi, in coordinamento con gli enti locali e come parte di una rifunzionalizzazione più ampia della stazione Messina Centrale.
- A cura della Società Stretto di Messina, la costruzione di fermate metropolitane nelle località di Papardo, Annunziata ed Europa, per integrare la nuova infrastruttura in un sistema di trasporto urbano a scala metropolitana.
Ulteriori responsabilità della Società riguardano:
- Le opere di mascheramento della Variante Ferroviaria di Cannitello.
- Il completamento della riqualificazione del lungomare di Villa San Giovanni.
Anche in questo caso, i costi sono già previsti nel budget globale dell’opera.
Dopo l’entrata in esercizio: gestione e manutenzione
L’accordo regola anche le competenze future nella fase post-realizzativa. La manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto ferroviario del ponte sarà affidata a RFI.
Ulteriori impegni del Ministero delle Infrastrutture
Il MIT si impegna ad avviare ogni iniziativa necessaria per:
- La realizzazione della seconda galleria e l’adeguamento della galleria esistente nell’ambito del collegamento autostradale Giostra-Annunziata.
- La costruzione del collegamento tra il nuovo svincolo di Curcuraci-Fiumara Guardia e la Strada Panoramica dello Stretto.
Un’infrastruttura strategica, un impegno collettivo
Il nuovo Accordo conferma la volontà politica e tecnica di procedere in modo coordinato e strutturato verso la costruzione del ponte e della rete di opere connesse. Un approccio integrato che vede la collaborazione di Governo, Regioni e società infrastrutturali per un obiettivo comune: unire stabilmente la Sicilia e la Calabria, integrandole nel sistema di mobilità europeo e nazionale.
“Il Ponte – ha ribadito Ciucci – non è un’opera isolata, ma una tessera fondamentale di un mosaico più ampio che riguarda la mobilità e lo sviluppo dell’intero Mezzogiorno. Oggi celebriamo una prova concreta di collaborazione istituzionale per il futuro del Paese”.