Cimiteri al collasso a Villa San Giovanni: Fratelli d’Italia rilancia l’idea del project financing

Antonio Messina propone di recuperare i progetti di ampliamento di Villa e Cannitello, fermi da anni, coinvolgendo i privati per superare la cronica carenza di loculi
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A Villa San Giovanni la carenza di spazi nei cimiteri cittadini torna a far discutere. La questione, da tempo al centro delle preoccupazioni di molti residenti, viene oggi rilanciata dal circolo locale di Fratelli d’Italia, attraverso una proposta avanzata dal presidente Antonio Messina. La denuncia è chiara: nei due cimiteri comunali, quello di Villa e quello di Cannitello, non ci sono abbastanza loculi per soddisfare la crescente domanda di sepoltura.

Messina, citando dati raccolti tra il 2010 e il 2016, ricorda come già allora oltre 600 famiglie fossero in attesa di una concessione. Una pressione insostenibile che, a suo dire, rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza igienico-sanitaria, se non affrontata con urgenza.

La proposta di Fratelli d’Italia è concreta e guarda al passato per costruire una possibile via d’uscita. Messina invita infatti l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Caminiti a riprendere in mano i progetti di ampliamento dei due cimiteri, presentati anni fa e mai portati a compimento. Si tratta di due iniziative, una per Villa e una per Cannitello, che avevano già superato la fase di valutazione tecnica presso la Stazione unica appaltante (Suap) di Reggio Calabria, prima di arenarsi a causa di problemi tecnici rimasti irrisolti.

I due progetti, spiega Messina, prevedevano un intervento in project financing da 6 milioni di euro per il cimitero di Villa e 2 milioni per quello di Cannitello. Una formula che avrebbe permesso la realizzazione di nuovi spazi attraverso il contributo diretto dei cittadini, in base a un sistema di scelta “su carta” delle tipologie di loculi e cappelle — economica, media e di pregio — con relativo acquisto anticipato da parte degli interessati.

“Questa soluzione”, sottolinea Messina, “prevedeva anche la mappatura delle concessioni esistenti, la verifica delle scadenze e, dove necessario, la revoca di concessioni ormai decadute, per riorganizzare in modo più razionale le aree disponibili”.

Secondo Fratelli d’Italia, questa proposta rappresenta la strada più sostenibile sia dal punto di vista tecnico che finanziario. “Attraverso il coinvolgimento dei privati assegnatari – aggiunge Messina – si potrebbero coprire i costi delle opere strutturali necessarie: muri di contenimento, bonifica dei terreni e livellamento delle superfici”.

L’appello è ora rivolto al Comune: “Chiediamo all’amministrazione Caminiti di valutare seriamente questa soluzione”, conclude Messina, “perché la carenza di loculi non è più solo un problema amministrativo, ma rischia di sfociare in una crisi sanitaria senza precedenti”.

Il dibattito è aperto, e la città attende risposte.

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