Con grande dolore, la comunità di Campo Calabro ha appreso della scomparsa di Francesco Santoro, per tutti “Ciccio”: maresciallo della Guardia di Finanza, già consigliere comunale, uomo di grande valore umano e civico, punto di riferimento nel mondo dello scoutismo e dell’associazionismo locale. Si è spento dopo una lunga malattia, affrontata con riservatezza e dignità, lasciando un vuoto profondo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.
La notizia è stata diffusa tramite la pagina ufficiale del Comune, con un messaggio congiunto del sindaco, della giunta, del presidente del Consiglio e dei consiglieri comunali. Un cordoglio unanime, trasversale, che riflette l’impatto che Ciccio ha avuto sulla vita politica e sociale del paese.
La sua storia amministrativa inizia tra i banchi dell’opposizione, accanto a Sandro Repaci, durante la giunta guidata da Mimmo Idone. Ma è nel 2017 che Santoro torna in Consiglio, stavolta tra le fila della maggioranza a sostegno dello stesso Repaci sindaco. Una collaborazione basata su ideali comuni e una visione condivisa di politica al servizio del cittadino, maturata negli anni trascorsi insieme nel gruppo “Passione Civile”.
Francesco Santoro non è mai stato un politico di facciata. La sua forza era la coerenza, la competenza, il confronto continuo con le persone. Sapeva ascoltare, dialogare, smussare i contrasti con umanità e determinazione. La sua era una politica concreta, vera, vissuta con spirito di servizio e senza mai cercare riflettori.
A rendergli omaggio anche il gruppo consiliare e il movimento Primavera Campese, che ha raccolto la sua eredità politica e morale. In un messaggio sentito, scrivono:
«Con grande tristezza apprendiamo della scomparsa di Ciccio Santoro, già consigliere comunale e uomo simbolo di una politica vera, appassionata, vicina alla gente. Chi vive l’impegno civico con passione non può non riconoscere in lui un esempio: competente, diretto, capace di ascoltare e confrontarsi con tutti. Per noi di Primavera Campese, e per tanti giovani che si sono affacciati alla politica dopo di lui, Francesco ha tracciato una strada. Alla sua famiglia e ai suoi cari va il nostro abbraccio commosso. Buon viaggio, Ciccio.»
Commosso anche il ricordo affidato ai social da numerosi cittadini, ex colleghi e amici. Tra tutti, colpiscono le parole di Giovanni Guerrera, che ne restituiscono in modo vivido il ritratto:
«La Guardia di Finanza perde oggi un validissimo professionista: onesto, capace, serio, ma soprattutto fedele alla sua istituzione. Noi perdiamo un amico sincero, affettuoso, buono, premuroso, che donava tutto se stesso per gli altri. L’umanità intera perde un galantuomo di rarissime virtù: una personalità di alto spessore morale, culturale e cristiano, capace, nella sua umiltà, di imporsi alla stima, al rispetto e all’amore di chi ha avuto l’onore di conoscerlo.»
Oggi Campo Calabro si stringe intorno alla famiglia di Francesco Santoro con un silenzio che parla più di mille parole. In quel silenzio risuona il ricordo di un uomo che ha servito la sua comunità con dedizione e amore, e che continuerà a vivere negli occhi di chi lo ha incontrato anche solo una volta.