Villa San Giovanni – Una serata all’insegna dei sapori autentici dello Stretto e della creatività gastronomica. È quella che si è svolta lo scorso 31 agosto presso il ristorante Origini Costa Viola, dove la Delegazione di AREA DELLO STRETTO “COSTA VIOLA” ha organizzato una conviviale che ha unito il piacere della buona tavola a una riflessione sulla valorizzazione delle tradizioni culinarie calabresi.
Al centro del menù, il pesce spada, icona indiscussa della cucina dello Stretto di Messina, proposto in diverse versioni che hanno saputo coniugare la memoria gastronomica del territorio con un linguaggio più attuale e raffinato. La regia della cucina, guidata dalla sig.ra Orsola Polimeni, ha offerto ai presenti piatti in cui tradizione e innovazione hanno dialogato in perfetto equilibrio, senza mai perdere il legame con la terra e il mare calabrese.
La conviviale è stata arricchita dall’intervento della Simposiarca Accademica, prof.ssa Maria Attinà Maltese, che ha sottolineato il valore della ricerca e della rielaborazione delle ricette tradizionali come strumento per preservare e trasmettere la cultura gastronomica. Le sue parole hanno evidenziato il ruolo della ristorazione contemporanea quale ponte tra passato e futuro, capace di custodire l’identità del territorio pur aprendosi alla sperimentazione.
Nel corso della serata, il delegato Sandro Borruto ha condiviso in anteprima la lettura di un proprio contributo sul tema della cena, destinato alla rivista Civiltà della Tavola. Il suo scritto approfondisce la centralità del pesce spada nella tradizione culinaria reggina, analizzandone le evoluzioni e le nuove prospettive nel panorama gastronomico.
L’evento ha visto la partecipazione anche del delegato della Costa dei Gelsomini, Pippo Ventra, e del prefetto in quiescenza dott. Arturo De Felice, che con la loro presenza hanno conferito ulteriore rilievo all’iniziativa.
Nonostante la giovane età del locale, Origini Costa Viola si sta già distinguendo nel panorama della ristorazione reggina. La qualità della proposta, l’attenzione alla scelta delle materie prime e la capacità di reinterpretare i piatti della tradizione in chiave moderna confermano la vocazione del ristorante a divenire un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza autentica, radicata nella storia ma proiettata al futuro della cucina calabrese.