Villa San Giovanni – Con una delibera approvata nei tempi previsti dalla Regione Calabria, la Giunta Comunale ha ufficialmente manifestato la volontà di avviare il percorso di stabilizzazione di 21 Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) attualmente in servizio presso l’ente. Si tratta di una decisione cruciale che mira a porre fine a una lunga fase di precariato per i lavoratori ex percettori di mobilità in deroga, impiegati in attività pubbliche dal 2019.
Il termine del 31 luglio 2025, fissato dalla Regione come scadenza entro cui i Comuni devono adottare l’atto di avvio delle procedure, è stato rispettato. Si tratta di una decisione cruciale che mira a porre fine a una lunga fase di precariato per i lavoratori ex percettori di mobilità in deroga, impiegati in attività pubbliche dal 2019.
L’iniziativa rientra nel Piano straordinario di stabilizzazione approvato dalla Regione Calabria (Delibere di Giunta n. 332 e n. 362 del 2025). Il programma prevede un contributo regionale complessivo di 54.000 euro per ciascun TIS stabilizzato, da erogarsi su base pluriennale fino al 2029.
L’impegno del Comune
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intenzione di assumere i 21 tirocinanti con contratto a tempo indeterminato e parziale (18 ore settimanali), inquadrandoli nell’area degli Operatori. Tuttavia, l’iter è subordinato a una serie di passaggi tecnici e autorizzativi. In particolare, sarà necessaria l’approvazione del Revisore dei Conti e il nulla osta della Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali (Cosfel), organo al quale sarà trasmesso l’atto insieme alla modifica del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) 2025–2027.
Il Comune, dichiarato in dissesto finanziario nel 2021, ha però mostrato segnali di ripresa. I rendiconti di gestione degli anni 2023 e 2024, approvati rispettivamente a maggio 2024 e maggio 2025, attestano che l’ente non si trova più in condizioni strutturalmente deficitarie. Inoltre, l’ultimo esercizio si è chiuso con un avanzo di amministrazione di circa 28.000 euro.
I costi della stabilizzazione
Secondo quanto riportato nella delibera, il costo complessivo annuo per la stabilizzazione dei 21 TIS fino al 2029 ammonterà a circa 1,15 milioni di euro, cifra che sarà in parte coperta dal contributo regionale. A partire dal 2030, con la cessazione del finanziamento, la spesa ricadrà interamente sull’ente e sarà pari a circa 288.000 euro l’anno.
Per questo motivo, l’amministrazione ha annunciato che si attiverà presso il Governo nazionale per ottenere un contributo strutturale che consenta di sostenere la spesa nel lungo termine. “Il Comune – si legge nella delibera – non ha la capacità economica e finanziaria per farsi integralmente carico dei costi a fine cofinanziamento, ed è necessario che lo Stato intervenga per garantire continuità occupazionale.”
Una scelta sociale e amministrativa
La Giunta ha motivato la decisione anche con ragioni di natura sociale e organizzativa. I TIS, impiegati da anni presso gli uffici e i servizi comunali, rappresentano una risorsa ormai integrata nei meccanismi dell’ente. Stabilizzarli, afferma l’amministrazione, “è prioritario sia per ridurre il disagio sociale che per garantire continuità amministrativa.”
In attesa del via libera definitivo da Cosfel, Villa San Giovanni si allinea così ai tanti Comuni calabresi che stanno procedendo, in queste settimane, a formalizzare l’avvio delle stabilizzazioni, come richiesto dalla Regione Calabria entro il termine ultimo del 31 luglio 2025.
Una battaglia contro il precariato che potrebbe trovare presto un lieto fine.