Ponte sullo stretto, Biglietti da 4-7 €? I conti non tornano: Salvini e Stretto di Messina si contraddicono sui costi reali sul pedaggio

La società concessionaria annuncia pedaggi stracciati per auto sotto i 10 €, ma i dati sulle tariffe attuali parlano di 36-40 € solo andata. Le voci delle compagnie private da Villa San Giovanni confermano prezzi ben più alti.
ponte sullo stretto di Messina

Un flop comunicativo si consuma attorno ai numeri sui costi del futuro pedaggio per attraversare il ponte sullo Stretto di Messina. Da una parte, la società Stretto di Messina S.p.A. e il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sostengono che i pedaggi per attraversare la futura infrastruttura si aggireranno tra i 4 e i 7 € a tratta. Dall’altra, il progetto ufficiale parla di tariffe “quasi in linea” con quelle attuali dei traghetti — e i documenti lo confermano.

Secondo le principali compagnie di navigazione, attualmente il costo per attraversare lo Stretto in auto è di circa 36,50 € per la sola andata e circa 39-40 € per l’andata e ritorno entro 24 ore. Inoltre, i pedoni pagano mediamente tra 5 € e 7 € a tratta, nonostante l’annuncio societario riduca l’intervallo a livelli molto più bassi.

Ciò che emerge è una contraddizione chiara: o i nuovi pedaggi annunciati sono stati calcolati su dati obsoleti o volutamente distorti, oppure si tratta di una comunicazione che impatta la credibilità delle istituzioni coinvolte. Il sito del progetto stesso specifica che i prezzi si manterrebbero “quasi in linea” con quelli attuali — valore smentito dagli annunci shock da 4-7 €.

Villa San Giovanni, punto nevralgico dell’attraversamento, vive quotidianamente il peso della mobilità traghetto: la Caronte & Tourist, con sede a Messina, gestisce oggi circa il 78 % del traffico passeggeri nello Stretto, con un notevole impatto sul bilancio e sulla congestione urbana. Qualunque variazione sostanziale delle tariffe rischia di alterare non solo l’accessibilità, ma anche la sostenibilità economica delle aziende e delle comunità locali.

Nei prossimi giorni cresce l’attesa per una rettifica ufficiale: o si chiariscano le basi di quel fantomatico prezzo “da 4-7 €” oppure le affermazioni saranno difficilmente conciliabili con la realtà dei fatti.

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