«Non esiste sviluppo senza mobilità». È il messaggio che il movimento liberal-conservatore Promozione Centro Studi del Pensiero Liberale Calabria rilancia, a seguito della presentazione ufficiale del progetto definitivo per il ponte sullo Stretto di Messina. L’associazione, storicamente schierata a sostegno della Lega Salvini Premier, ha sottolineato come le grandi infrastrutture siano motore di crescita economica, coesione territoriale e opportunità occupazionali.
Il tema è al centro del dibattito interno al Cspl già da tempo. In occasione del forum “Mobilità & Sviluppo”, ospitato di recente nel Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, rappresentanti del Centro Studi, imprenditori agricoli, esponenti di associazioni di categoria e amministratori pubblici hanno condiviso una visione comune: investire in trasporti e collegamenti significa dare impulso a turismo enogastronomico, settore agroalimentare d’eccellenza e valorizzazione dei beni culturali.
La definitiva approvazione del progetto segna l’avvio della più imponente opera ingegneristica mai realizzata in Italia: il ponte a campata unica più lungo del mondo. Un’infrastruttura che, nelle parole del Cspl, «non solo avvicinerà la Sicilia al resto del Paese e all’Europa, ma favorirà lo sviluppo delle aree circostanti e contribuirà a contrastare lo spopolamento delle zone interne».
Presentato giovedì 7 agosto a Villa San Giovanni dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il progetto raccoglie un’eredità politica che risale al sogno di Silvio Berlusconi, già sostenuto da Forza Italia come impegno verso i cittadini. Per il Cspl, si tratta di «una scelta strategica che si tradurrà in crescita, occupazione e prospettive concrete per la Calabria e per l’intero Mezzogiorno».
L’associazione conclude con un plauso al Governo: «La determinazione dimostrata su questo fronte è la prova che una visione di lungo periodo, basata su investimenti strutturali, può trasformarsi in realtà e aprire una nuova stagione di sviluppo per il Sud e per l’Italia intera».