Villa San Giovanni (RC) – Il prossimo 5 e 6 ottobre la Regione Calabria tornerà al voto, a seguito delle dimissioni anticipate del presidente Roberto Occhiuto. In questo contesto incerto si fa strada una domanda: Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni da giugno 2022 e prima donna a ricoprire quell’incarico, si candiderà alle elezioni regionali?
Avvocata e giornalista, Caminiti è salita alla ribalta con la sua “Lista Civica per Villa”, conquistando il 57,62 % dei consensi al primo turno delle comunali. Il suo mandato è caratterizzato da una forte attenzione alla progettazione urbana e alla trasparenza, con oltre 25 milioni di euro ottenuti in finanziamenti per vari interventi infrastrutturali e servizi.
Negli ultimi mesi, la sindaca si è distinta per la sua testimonianza pubblica contro il progetto del Ponte sullo Stretto approvato dal Cipess: “C’è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni”, ha dichiarato, invocando cautela e sospensione delle procedure espropriative.
Al tempo stesso, ha affrontato emergenze locali, come l’incendio di un escavatore nel cantiere comunale, ribadendo che “la città non si tocca” e l’orgoglio della comunità villese. Impegnata al risanamento finanziario del Comune, avviato dopo anni di difficoltà e dissesto. Sotto la sua guida sono arrivati oltre 25 milioni di euro in finanziamenti e sono partiti numerosi progetti: la realizzazione del nuovo asilo nido comunale, il parcheggio di via Mazzini, interventi di riqualificazione urbana e una stretta contro l’inciviltà, con controlli e sanzioni per migliorare il decoro cittadino.
Sul fronte regionale, al momento non risultano dichiarazioni ufficiali o conferme da parte del suo staff o dei principali partiti su una possibile candidatura di Caminiti. Il contesto politico regionale sarà determinante, così come la sua disponibilità a conciliare la guida del Comune con un eventuale ruolo istituzionale di maggior peso.
In poche parole: la candidatura di Giusy Caminiti alle regionali del 5–6 ottobre resta un’ipotesi plausibile — soprattutto per il suo profilo civico, profilato e radicato sul territorio — ma non vi sono per ora elementi concreti per confermarla. In attesa di ulteriori sviluppi, il suo percorso politico resta un osservato speciale nel panorama calabrese.