L’avvio delle procedure di esproprio per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non sarà immediato né traumatico. «Nessuno sarà cacciato da casa dall’oggi al domani», ha assicurato Michelangelo Di Francesco, responsabile del procedimento Espropri per la Stretto di Messina Spa, durante la recente riunione della Commissione dedicata alla grande opera, svoltasi a Palazzo Zanca a Messina.
Insieme ai notai Silverio Magno e Giovanni Leotta, Di Francesco ha affrontato il nodo più delicato della realizzazione dell’infrastruttura: quello delle famiglie che potrebbero dover lasciare le proprie abitazioni. Una fase temuta, ma ancora lontana, dato che si è in attesa dell’approvazione definitiva del progetto da parte del Cipess, attesa entro giugno. Dopo il via libera, occorreranno ulteriori settimane per completare le procedure tecniche e pubblicare il progetto in Gazzetta Ufficiale.
Il cronoprogramma prevede l’apertura dei cantieri entro la fine dell’estate, ma le prime attività consisteranno in interventi preliminari a basso impatto, come verifiche geologiche e bonifiche. Gli espropri entreranno nel vivo solo successivamente, quando sarà necessario liberare le aree per l’avvio dei lavori veri e propri.
Nel frattempo, la Stretto di Messina prosegue il lavoro di dialogo con la cittadinanza. Tra gli ostacoli da superare vi sono problematiche burocratiche, come la regolarizzazione dei dati catastali e altre incongruenze legate agli immobili, già emerse durante gli incontri pubblici dell’anno scorso.
Uno degli obiettivi principali è rendere il processo il più indolore possibile. La società punta a ottenere il maggior numero possibile di cessioni volontarie, proponendo indennizzi congrui e, in alcuni casi, aumenti del rimborso per incentivare la collaborazione.
A tal fine, saranno aperti nuovi sportelli informativi sul territorio, dove i cittadini potranno ricevere chiarimenti e assistenza. «Il dialogo con i proprietari è fondamentale – ha ribadito Di Francesco – e proseguirà nei prossimi mesi, con trasparenza e rispetto per tutti».
Un elenco delle proprietà interessate dagli espropri sarà reso noto solo dopo le ultime verifiche. Intanto, le famiglie coinvolte restano in attesa, sperando in risposte certe e in un percorso che, seppur inevitabile, sia il meno impattante possibile.