Si è svolta ieri presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) una riunione ad alta sensibilità istituzionale, convocata su indicazione del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, per affrontare il delicato tema della prevenzione e repressione delle infiltrazioni mafiose in relazione alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
L’incontro, che ha visto anche la partecipazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato incentrato sull’approfondimento di tutte le misure necessarie a garantire la legalità e la trasparenza in ogni fase della progettazione e costruzione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Al centro del confronto, le iniziative da attivare prima dell’avvio delle cantierizzazioni anticipate, attese nei prossimi mesi.
La riunione si è svolta in un momento cruciale, in vista dell’imminente iscrizione degli atti relativi al Ponte all’ordine del giorno del CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), un passaggio decisivo per lo sblocco operativo dell’opera.
«Stiamo lavorando affinché ogni fase del progetto sia blindata contro ogni forma di criminalità organizzata – ha dichiarato ai giornalisti il ministro Salvini al termine dell’incontro –. Nessuno spazio per le mafie: il Ponte sullo Stretto sarà un esempio di efficienza, trasparenza e legalità».
L’incontro rappresenta un segnale forte del Governo verso un’opera considerata strategica non solo per la mobilità, ma anche per il rilancio economico e occupazionale del Mezzogiorno. Le autorità antimafia, gli organi di vigilanza e le forze dell’ordine saranno coinvolte fin da subito per monitorare e prevenire ogni rischio di infiltrazione.
Il MIT ha ribadito l’impegno per una cantierizzazione sicura, controllata e conforme ai più alti standard di legalità, confermando che i prossimi step verranno condivisi in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione interistituzionale.