Villa San Giovanni, parte la diffida. Il CODACONS contesta le multe sul litorale: “Sanzioni illegittime, il Comune revochi l’ordinanza”

L’associazione chiede l’annullamento dell’ordinanza balneare 22/2025 e dei verbali emessi, denunciando violazioni di competenze e assenza di base normativa
Comune Villa San Giovanni-RC

Il CODACONS della Provincia di Reggio Calabria ha diffidato il Comune di Villa San Giovanni chiedendo l’immediato ritiro in autotutela dell’ordinanza balneare n. 22/2025, emessa lo scorso 12 giugno. Il provvedimento, firmato dal sindaco, vieta la sosta dei veicoli in diverse zone costiere del territorio comunale, classificate come aree di demanio marittimo, tra cui la foce della Fiumara Santa Trada. Tuttavia, secondo l’associazione, l’ordinanza sarebbe priva di fondamento giuridico.

Secondo la nota ufficiale del CODACONS, l’atto presenta gravi vizi di legittimità: avrebbe infatti incluso aree – come foci e alvei fluviali – che non rientrano nelle competenze regolatorie dei Comuni. La normativa nazionale (art. 59 del DPR 616/1977) attribuisce tali funzioni alle Regioni, mentre la Legge Regionale Calabria n. 17/2005 limita l’ambito d’intervento dei Comuni alle sole porzioni del demanio marittimo a uso turistico e ricreativo.

Ciononostante, nei giorni successivi all’entrata in vigore dell’ordinanza, diversi automobilisti sono stati sanzionati dalla Polizia Locale per presunta occupazione abusiva del suolo demaniale, in base all’articolo 1161 del Codice della Navigazione. Il CODACONS contesta anche questi verbali: il Sistema Informativo Demaniale (SID), infatti, qualificherebbe le aree interessate come alvei fluviali e non come demanio marittimo, rendendo dunque errata la base giuridica per le sanzioni.

A peggiorare la situazione, denuncia l’associazione, sarebbe il comportamento contraddittorio dell’Amministrazione comunale: i verbali parlano di “occupazione abusiva”, ma nessun veicolo è stato rimosso, come invece ci si aspetterebbe in presenza di un illecito di tale gravità. Una discrepanza che, secondo il CODACONS, indebolisce ulteriormente la legittimità dei provvedimenti adottati.

L’associazione segnala inoltre che alcuni cittadini, pur nella dubbia fondatezza degli atti, avrebbero già provveduto al pagamento delle sanzioni, generando – a detta del CODACONS – un’entrata “priva di copertura normativa” per il Comune.

Per fare chiarezza sulla vicenda, il CODACONS ha inoltrato una formale istanza di accesso agli atti e ha richiesto:

  • l’elenco integrale dei verbali redatti dal 12 giugno 2025 nelle aree oggetto dell’ordinanza, in particolare nella zona della Fiumara Santa Trada;
  • il numero delle sanzioni già pagate e l’importo totale incassato;
  • la documentazione tecnica e cartografica utilizzata dal Comune per qualificare le aree come demanio marittimo;
  • l’annullamento in autotutela dell’ordinanza e dei verbali conseguenti.

L’associazione ha anche chiesto che ogni eventuale decisione di annullamento venga notificata agli enti coinvolti, per garantire trasparenza e rispetto dei diritti dei cittadini.

Resta ora da vedere quale sarà la risposta dell’Amministrazione comunale, chiamata a chiarire la fondatezza giuridica di un provvedimento che potrebbe rivelarsi, secondo quanto denunciato, del tutto illegittimo.

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