Villa San Giovanni, il Piano del Traffico nel mirino del Codacons: «Senza dati reali è solo carta straccia»

Il nuovo PGTU bocciato dall’associazione dei consumatori: mancano analisi, partecipazione e coerenza con gli strumenti urbanistici. Il Codacons chiede il ritiro immediato del documento
ztl - zona traffico limitato

A Villa San Giovanni infuria la polemica sul nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Il documento, pubblicato sul sito istituzionale del Comune per la consultazione pubblica, viene definito dal Codacons come un atto “formalmente curato ma sostanzialmente privo di fondamento tecnico”.

L’associazione ha presentato una dettagliata relazione di osservazioni, sottolineando un punto essenziale: non si tratta di un semplice aggiornamento del vecchio piano del 1998, ormai privo di validità, bensì di una nuova redazione integrale. Una redazione che – secondo il Codacons – manca però del requisito più basilare: la conoscenza concreta e misurabile della mobilità urbana attuale.

Il piano, infatti, viene accusato di essere costruito senza uno studio puntuale dei flussi di traffico, senza dati storici né rilievi aggiornati. In assenza di una fotografia reale della città e dei suoi movimenti quotidiani, le misure previste risultano non verificabili né misurabili. “È un progetto che rischia di trasformarsi in un libro dei sogni, con possibili sprechi di risorse e ricadute negative sul piano economico e sociale”, si legge nel documento.

Ma le critiche non si fermano qui. Il Codacons denuncia anche gravi carenze procedurali. A monte dell’approvazione in Giunta, non sarebbe stato attivato alcun percorso partecipativo con cittadini, comitati, categorie professionali o stakeholder locali. Un’omissione che viola non solo le Direttive Ministeriali del 1995, ma anche i principi di trasparenza e sussidiarietà sanciti dalla Costituzione e dalla Legge 241/1990.

Dal punto di vista tecnico, le osservazioni evidenziano numerose lacune:

  1. Assenza di coordinamento con il Piano Strutturale Comunale e ignoranza di trasformazioni già deliberate, come la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri o il parcheggio in via Mazzini.
  2. Le cinque ZTL previste sono prive di presidi, e quella di Porticello sarebbe facilmente aggirabile tramite la viabilità della Fiumara Santa Trada.
  3. Nessun riferimento all’impatto dei possibili cantieri per il Ponte sullo Stretto.
  4. Mancata analisi degli effetti sociali delle misure proposte e nessuna riflessione sul futuro del trasporto pubblico locale.
  5. Totale assenza di stime economiche e cronoprogrammi attuativi, fattori che rendono il piano non solo inapplicabile ma anche vulnerabile sul piano legale.
  6. Un regolamento viario che attribuisce al Comandante della Polizia Locale ampi poteri discrezionali, in contrasto con l’articolo 97 della Costituzione e con il principio di legalità amministrativa.

“Un piano che non misura come si muovono le persone, che non guarda ai pedoni, ai soggetti più fragili, che non pone obiettivi verificabili è un piano che rischia di lasciare indietro proprio chi ha meno voce”, afferma il Codacons.

Alla luce di queste criticità, l’associazione chiede il ritiro immediato del piano e propone l’avvio di un percorso trasparente e partecipato, che possa restituire alla città uno strumento realmente utile alla gestione del traffico urbano. L’invito è a costruire insieme, partendo dai dati e dai bisogni reali dei cittadini, un PGTU finalmente all’altezza delle sfide di Villa San Giovanni.

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