La recente seduta pubblica della Commissione Territorio a Villa San Giovanni ha segnato un punto di svolta per la vita democratica della città. Finalmente, dopo anni di decisioni prese nelle “segrete stanze”, i cittadini e le realtà associative locali hanno avuto l’occasione di partecipare direttamente a un confronto istituzionale aperto e costruttivo. È una buona notizia per la città e per le istituzioni locali, che devono fare della trasparenza e della condivisione i loro pilastri fondamentali.
Durante la riunione del 6 maggio scorso, il confronto si è concentrato su temi cruciali come il progetto del Ponte sullo Stretto, la pista di cantiere, il destino del lungomare, la viabilità cittadina e la tenuta del tessuto turistico. La partecipazione della società civile e di diversi comitati – tra cui Titengostretto, che rappresenta molti degli espropriandi – ha messo in evidenza quanto sia urgente una gestione del territorio realmente condivisa.
La Stretto di Messina S.p.A., presente alla seduta con i propri tecnici, ha dovuto confrontarsi con domande puntuali e osservazioni documentate da parte dei cittadini. L’intervento del Presidente della Commissione, Pietro Idone, ha permesso di fare chiarezza su punti chiave, tra cui la non risoluzione della soppressione della viabilità ordinaria a fronte dell’attuale proposta progettuale.
Preoccupano fortemente i progetti infrastrutturali, come i sovrappassi e i cavalcavia, che rischiano di isolare definitivamente le frazioni di Cannitello e Porticello. Non meno grave è l’impatto sull’economia turistica locale: la realizzazione di nuovi impianti di depurazione legati al cantiere comprometterà infatti la fruibilità delle spiagge, a cominciare da Porticello.
In un clima di crescente consapevolezza cittadina, non è passato inosservato l’intervento del consigliere comunale Daniele Siclari di Forza Italia, che ha manifestato perplessità sul metodo adottato finora dalla società incaricata del Ponte. Anche tra le file di chi dovrebbe sostenere il progetto si avvertono malumori e richieste di maggiore trasparenza.
In contrasto con la seduta pubblica, hanno suscitato perplessità i consueti comportamenti post-commissione: l’intervento estemporaneo dell’AD della Stretto di Messina S.p.A. durante un consiglio comunale non pertinente, i colloqui privati con la Sindaca, e il meeting riservato con il Ministro Salvini. Si ripropone così lo schema già visto: decisioni calate dall’alto, comunicazione rassicurante ma priva di contenuti, e nessun vero dialogo con la cittadinanza.
Il Circolo PD T. Giordano chiede con forza che l’esperienza della commissione pubblica venga istituzionalizzata e ripetuta. È necessario convocare una nuova seduta aperta anche alle sezioni politiche locali, ai comitati, alle associazioni, e agli esperti del territorio. Solo così si potranno affrontare in maniera seria e documentata non solo i temi del Ponte, ma anche quelli legati alla messa in sicurezza del Torrente Santa Trada, alla viabilità urbana, e alla gestione del verde pubblico.
Villa San Giovanni è dei villesi, e i cittadini hanno dimostrato di avere la competenza e la maturità per partecipare attivamente al futuro della propria città. Basta con le narrazioni anestetizzanti, con i diktat calati dall’alto, con il ruolo di colonia passiva nel gioco politico nazionale. Serve una nuova stagione di ascolto, partecipazione e rispetto della volontà popolare.
Conoscere per deliberare: da qui deve ripartire la politica locale, e la Commissione Territorio può essere il motore di questo nuovo corso.
Dal comunicato stampa di Enzo Musolino
Segretario cittadino Circolo PD “T. Giordano” – Villa San Giovanni (RC).