Villa San Giovanni – Dodici anni di attese, fondi pubblici erogati e spesi senza che gli studenti abbiano ancora una scuola in cui tornare. La vicenda della scuola elementare Don Milani del quartiere Pezzo si arricchisce di nuovi dettagli, tra ritardi, rimpalli di responsabilità e fondi che la Regione ora vuole chiarire. A sollevare il caso è il Codacons provinciale di Reggio Calabria, con la responsabile Antonia Condemi, che parla senza mezzi termini di «vergogna amministrativa».
L’ultima puntata di questa intricata storia è contenuta nella Determinazione dell’Ufficio Tecnico n. 101 del 26 febbraio 2025, che mette nero su bianco anni di problemi e decisioni discutibili. «Più di quattro generazioni studentesche private della scuola, 12 anni di tribolazioni, 900 mila euro e due appalti fanno da sfondo ad una situazione cervellotica, priva di logica, con responsabilità politiche evidenti», accusa Condemi.
Il caos amministrativo: tra dimissioni, appalti e ritardi
Tutto ha inizio nel 2012, quando parte il progetto di adeguamento sismico della scuola Don Milani con un finanziamento della Regione Calabria pari a 415 mila euro. Vengono individuati progettista, direttore dei lavori e collaudatore, così come l’impresa incaricata di eseguire i lavori. Ma nel 2016 il direttore dei lavori si dimette per motivi personali, sostituito da un altro tecnico. Da quel momento, la storia della scuola diventa un susseguirsi di impedimenti e ritardi.
Nel 2017 il Comune decide di rescindere il contratto con l’impresa esecutrice, avviando una transazione per completare i lavori, ufficialmente ultimati il 3 giugno 2022, ma comunicati dalla ditta solo nel marzo 2023. Tuttavia, il cantiere non risulta mai ufficialmente chiuso. A complicare ulteriormente la situazione, nel frattempo, il Comune stanzia altri 450 mila euro per un secondo appalto, senza verificare se il primo fosse effettivamente concluso.
La diffida dell’impresa e la revoca tardiva del direttore lavori
Mentre il nuovo appalto viene avviato, nel 2024 arriva la diffida della ditta originaria, che invita l’amministrazione a fermare le nuove lavorazioni e a regolarizzare i pagamenti pendenti. Solo dopo questa diffida, il 27 agosto 2024, il Comune decide di revocare il direttore dei lavori del primo appalto, lasciando comunque scoperta la posizione. La situazione si chiude con la Determinazione del febbraio 2025, che conferma sprechi, ritardi e scelte amministrative discutibili.
Genitori e studenti penalizzati: il Codacons chiede chiarezza
In questi dodici anni, gli alunni della Don Milani sono stati costretti a spostarsi prima nella scuola di Cannitello – con famiglie obbligate a pagare il trasporto scolastico – poi in un edificio di Metrocity giudicato inadeguato.
«È inaccettabile che per oltre un decennio i bambini siano stati privati della loro scuola di quartiere. La Regione ora chiede conto di come siano stati spesi questi fondi, e noi vogliamo vederci chiaro», conclude Condemi.
Mentre l’amministrazione comunale resta in silenzio, i genitori chiedono risposte concrete e la fine di una vicenda che da troppo tempo penalizza i più piccoli, vittime di una gestione amministrativa che rischia di trasformarsi in un vero e proprio scandalo.