San Roberto (RC) – Un grido d’allarme accorato arriva dal sindaco Antonino Micari, che in un post pubblicato su Facebook denuncia con forza i gravi danni causati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali selvatici nel territorio comunale. “Ecco cosa fanno i cinghiali – scrive Micari – distruggono tutto, muri a secco costruiti con tanta fatica dai nostri antenati, veri e propri monumenti storici che andrebbero tutelati come beni del Patrimonio UNESCO. Rovinano recinzioni, campi, orti e minacciano la sopravvivenza dell’agricoltura locale”.
Il sindaco si rivolge direttamente all’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, esprimendo stima personale ma contestando duramente l’inefficacia delle misure adottate finora: “Caro assessore Gallo, ti stimo, ma con i cinghiali stai perdendo una guerra che porterà all’abbandono totale delle campagne, soprattutto da parte dei piccoli agricoltori, ormai rassegnati a non piantare nemmeno un albero o un ortaggio per paura di vederlo distrutto il giorno dopo”.
Il primo cittadino accusa la Regione Calabria di tutelare eccessivamente la fauna selvatica, a scapito degli agricoltori calabresi, ormai sull’orlo della disperazione. “Qualcuno dice che in Calabria si tutelano i cinghiali e si mandano alla rovina i signori agricoltori. Non c’è più tempo per pensare, bisogna agire subito”.
Micari propone una misura radicale: “Caccia aperta tutto l’anno, di giorno, di notte e nei giorni festivi, chiedendo l’aiuto dei cacciatori, ai quali va fatto un inchino per il sacrificio che dovranno affrontare. Ora basta, non è più tollerabile”.
Il post ha suscitato numerose reazioni sui social, evidenziando un problema che interessa non solo San Roberto, ma gran parte dei comuni montani della Calabria. La gestione della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, è diventata un’emergenza ambientale, agricola e sociale, e l’appello del sindaco Micari rischia di diventare presto un coro unanime se non verranno prese misure concrete.