Ponte sullo Stretto, l’ANAC avverte: “Rischio violazioni europee”. La replica di Ciucci

Busia (Anac) suona l’allarme: “Serve chiarezza su costi e legalità per il Ponte sullo Stretto”
ANAC - autorità nazionale anticorruzione

ROMANuovo monito dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) sul controverso progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
In audizione congiunta davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, ha sollevato pesanti dubbi sulla trasparenza e sulla sostenibilità giuridico-finanziaria dell’opera.

«Serve un confronto con l’Europa – ha dichiarato Busia – perché i vincoli comunitari non possono essere aggirati. Senza un progetto esecutivo completo non c’è certezza sulla copertura finanziaria e nemmeno sui costi complessivi».

Uno dei punti critici riguarda l’adeguamento dei costi del progetto originario del 2011-2012, che, se aggiornati oltre la soglia del 50%, implicherebbero – secondo le normative europee – la necessità di indire una nuova gara pubblica. Una prospettiva che, secondo l’Anac, non è stata ancora scongiurata.


“Rischio varianti e costi fuori controllo”

Busia ha inoltre evidenziato il pericolo che, in assenza di un progetto esecutivo definitivo, il Governo non abbia una reale contezza delle cifre in gioco. «Sappiamo bene – ha detto – che l’approvazione del progetto esecutivo è solo l’inizio: le varianti sono frequenti in opere di questa scala e spesso comportano aumenti di costo significativi. Questo potrebbe portare facilmente al superamento delle soglie previste dal diritto comunitario».

A preoccupare l’Anac non è solo l’aspetto economico. Il presidente ha richiamato anche l’attenzione sulle potenziali infiltrazioni mafiose, sottolineando l’importanza di potenziare i controlli antimafia nei cantieri, specialmente nei subappalti.

Lorena Di Galante, vicedirettrice operativa della Direzione investigativa antimafia, ha rafforzato l’allarme durante la sua audizione. Busia ha suggerito di introdurre sistemi digitali di tracciamento delle attività nei cantieri e ha proposto di estendere le soglie di controllo anche agli appalti inferiori ai 150mila euro.

Le reazioni politiche

Le parole di Busia sono state subito rilanciate dalle opposizioni. I parlamentari del Movimento 5 Stelle parlano di «clamoroso deficit di trasparenza» e attaccano l’operato del Governo: «Il tandem Meloni-Salvini non regge alla prova dei fatti».

Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi-Sinistra, ha definito «altissimo» il rischio che l’Italia vada incontro a infrazioni comunitarie: «Si sta procedendo senza le necessarie garanzie ambientali, finanziarie e legali».

La replica di Ciucci: “Nessun superamento del tetto”

Immediata la replica dell’amministratore delegato della società “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci, che ha rassicurato sul rispetto del limite del 50% di incremento dei costi, evitando così l’obbligo di una nuova gara. «Il tetto non sarà superato» ha dichiarato, pur non entrando nel merito della mancanza del progetto esecutivo.

Nel frattempo, si attende un nuovo decreto annunciato dal Governo, che dovrebbe includere misure aggiuntive sui controlli antimafia e sulla digitalizzazione dei cantieri.

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