Ponte sullo Stretto, Fratelli d’Italia Villa: “il ponte non sia la foglia di fico per nascondere le vergogne della precedente commissione a porte chiuse”

FdI denuncia l’uso strumentale della Commissione Territorio sul Ponte sullo stretto di Messina e propone un’assemblea pubblica per restituire voce ai cittadini e alle forze politiche escluse
ponte sullo stretto

Il Circolo Fratelli d’Italia “Area dello Stretto” di Villa San Giovanni esprime ferma condanna verso la gestione della Commissione Territorio da parte del presidente Pietro Idone, che ha convocato una seduta a porte chiuse sui Piani di Sviluppo connessi al Ponte sullo Stretto di Messina. Un atto definito “sconsiderato”, che ha escluso la cittadinanza e le forze politiche dal dibattito su una questione che riguarda l’intera comunità locale e ha riflessi sull’intera Nazione e su rotte internazionali.

Fratelli d’Italia accoglie con compiacimento l’iniziativa dei Consiglieri Comunali De Marco e Lucisano e dell’intera minoranza consiliare, i quali da tempo chiedevano la partecipazione della società “Stretto di Messina” ai lavori della Commissione, come già avviene nella vicina Messina. Tuttavia, secondo FdI, l’attuale convocazione – seppur pubblica – rischia di essere una mera foglia di fico, utile solo a legittimare l’operato di Idone e della maggioranza, che ha sostenuto l’iniziativa chiudendo le porte a trasparenza, imparzialità e democrazia.

Il partito denuncia un chiaro disegno politico teso a monopolizzare la scena pubblica, relegando le altre forze e i cittadini a un ruolo di auditori silenziosi. Per tale ragione, Fratelli d’Italia non parteciperà alla prossima Commissione Territorio, per non offrire alcuna legittimazione a un metodo di lavoro “sconosciuto nelle civiltà occidentali”.

FdI propone invece una riunione pubblica presso l’Aula Consiliare, organizzata dalla minoranza che ha preso l’iniziativa di invitare la società del ponte.

L’obiettivo è quello di coinvolgere tutte le parti politiche, da destra a sinistra, insieme a associazioni e cittadini, in un confronto aperto, trasparente e partecipativo, come richiede la Costituzione Repubblicana.

Il circolo conclude annunciando la volontà di rivolgersi al Prefetto affinché intervenga a tutela della democrazia locale, riportando il confronto politico e istituzionale entro i confini della legalità costituzionale.

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