VILLA SAN GIOVANNI – La sindaca Giusy Caminiti risponde con decisione alle critiche del gruppo consiliare di Forza Italia, che ha chiesto all’amministrazione di ritirare il ricorso al TAR contro il progetto del Ponte sullo Stretto.
“Chi avanza oggi una simile richiesta è scollegato dal sentire della città – afferma Caminiti –. Il nostro è un atto di tutela del territorio, dei diritti dell’ente locale e del rispetto delle regole democratiche”.
Il prossimo 25 giugno, il consiglio comunale sarà chiamato a ratificare le proposte già presentate alla conferenza del MITnell’ottobre 2024. La commissione territorio, composta da maggioranza e opposizione, ha votato all’unanimità le richieste, aggiornate con le ultime informazioni sui cantieri e sulla gestione delle risorse idriche.
Gli interventi previsti:
- Sul fronte idrico, si esclude il potenziamento del pozzo di Concessa (fuori Comune), a favore del ripristino del pozzo Polinca e dell’impianto dismesso di Altafiumara, con priorità al dissalatore previsto nella scheda da 39 milioni di euro.
- In tema di depurazione, no a nuovi impianti sulla costa, via libera al recupero del progetto di Bolano (2011/2012), in nuova area sopra la SS18, e all’ampliamento con copertura del depuratore di Pezzo.
- Sulla viabilità alternativa, si punta al prolungamento di arterie chiave come via Panoramica dello Stretto e alla realizzazione di collegamenti diretti con Campo Calabro e il borgo di Piale, attraversando le fiumare Campanella e Immacolata.
“Abbiamo portato avanti ogni richiesta con puntualità – aggiunge Caminiti – presentando opere per 135 milioni di euro e chiedendo opere complementari per 1,5 miliardi. La minoranza, invece, spesso non ha partecipato al confronto”.
Infine, la sindaca difende la legittimità della richiesta fatta a INGV per l’accordo scientifico, al centro di un’interrogazione parlamentare: “Anche su questo si è cercato di creare polemica, ma la nostra azione è stata regolare e trasparente”.
“Chi oggi ci critica – conclude – è lo stesso che ha avallato la costruzione dell’ecomostro di Cannitello. Noi siamo altro. Oggi Villa San Giovanni è unita e guarda avanti. Indietro non si torna”.