Dopo decenni di promesse, polemiche e rinvii, il Ponte sullo Stretto di Messina inizia finalmente a muovere i primi passi concreti verso la realizzazione. Ad annunciarlo è Pietro Ciucci, amministratore delegato della Società Stretto di Messina, nel corso del talk “Thinkingreen” promosso dai Nations Award.
Secondo quanto dichiarato da Ciucci, l’approvazione definitiva da parte del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) è attesa per metà luglio. Subito dopo, a partire da settembre, prenderanno il via i cantieri propedeutici: lavori preliminari che riguarderanno indagini archeologiche, interventi sulla viabilità, bonifiche ambientali e misure compensative, anche in ambito ecologico. Il valore di questa prima fase sarà di “qualche centinaio di migliaia di euro”, ma rappresenta il preludio all’avvio dell’opera vera e propria.
“Dal 2023 ad oggi – ha affermato Ciucci – abbiamo compiuto passi da gigante. L’opera era stata abbandonata per oltre dieci anni, ma oggi possiamo affermare con sicurezza che i 13 miliardi e mezzo necessari alla realizzazione del ponte sono interamente stanziati”.
Il progetto, già oggetto di accesi dibattiti politici e sociali, è stato rilanciato con forza dal governo Meloni nell’ambito di un più ampio piano di infrastrutturazione del Sud Italia. Il ponte sarà una struttura sospesa a campata unica, destinata a collegare la Sicilia alla Calabria e promette di rivoluzionare la mobilità e la logistica tra le due sponde dello Stretto di Messina.
Se i tempi saranno rispettati, i lavori veri e propri per la costruzione dell’infrastruttura potrebbero partire nel 2025, con l’obiettivo di completare il ponte entro il 2032.
Nel frattempo, restano accese le critiche da parte di ambientalisti, urbanisti e parte della comunità scientifica, che temono impatti negativi su un’area ad alta biodiversità e sottoposta a vincoli ambientali europei, in particolare per la tutela dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) previsti dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Ma per Ciucci e per il fronte favorevole, il progetto è ormai “una realtà che prende forma”. I prossimi mesi saranno decisivi per comprendere se il sogno di un collegamento stabile tra Sicilia e continente si trasformerà davvero in storia.