Alla Piccola Biblioteca sul Mare (PBM) di Punta Pezzo, a Villa San Giovanni, il 26 ottobre si apre un nuovo capitolo di educazione ambientale: nasce la Scuola del Mare, ideata e diretta da Francesco Turano, fotografo, illustratore e divulgatore scientifico.
Un luogo che non poteva avere cornice più adatta — un piccolo faro di cultura e sensibilità ambientale che guarda lo Stretto di Messina — per ospitare un percorso rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni, dedicato alla scoperta del Mediterraneo attraverso la fotografia, il disegno e il racconto.
“La PBM è una finestra spalancata sul mare,” racconta Turano, “e da qui vogliamo insegnare ai più piccoli a vedere il Mediterraneo con occhi nuovi, a rispettarlo, a sentirlo vivo.”
Francesco Turano: la voce del mare
Da oltre quarant’anni Francesco Turano racconta il mare con le immagini e con le parole. Le sue fotografie subacquee hanno fatto il giro del mondo, testimoniando la bellezza e la fragilità dello Stretto di Messina, uno dei tratti di mare più affascinanti e complessi del Mediterraneo.
Con la Scuola del Mare, il fotografo sceglie di portare la sua esperienza direttamente ai bambini, in un contesto informale e immersivo, dove imparare non significa solo ascoltare, ma guardare, toccare, disegnare e immaginare.
“Fuori dalle aule tradizionali,” spiega Turano, “possiamo insegnare ai bambini che il mare non è qualcosa da osservare da lontano, ma un amico da conoscere e proteggere.”
Laboratori tra immagini, storie e natura
Gli incontri della Scuola del Mare si terranno la domenica presso la PBM e uniranno momenti di osservazione e creatività: proiezioni, racconti, letture e laboratori di disegno e fotografia.
Il percorso partirà dalle acque dello Stretto per raccontare i segreti del Mediterraneo — la vita marina, le abitudini dei pesci, i delicati equilibri dell’ecosistema — con un linguaggio semplice, visivo e coinvolgente.
“Quando disegno un pesce e lo faccio parlare,” spiega Turano, “i bambini ascoltano davvero. È come se fosse il mare stesso a raccontarsi.”
Il Mediterraneo tra bellezza e fragilità
Durante gli incontri, i piccoli partecipanti scopriranno non solo la meraviglia della biodiversità marina, ma anche le minacce che oggi gravano sul Mediterraneo: l’inquinamento da plastica, la pesca intensiva, i cambiamenti climatici.
Turano invita a riflettere su un messaggio di responsabilità collettiva: “Il Mediterraneo è un mare che soffre, ma non è troppo tardi. Se le nuove generazioni imparano a rispettarlo, potremo ancora salvarlo.”
La voce della Piccola Biblioteca sul Mare
Per Patrizia Flecchia, fondatrice della PBM insieme a Gianluca, l’iniziativa è la naturale evoluzione di un progetto nato per “portare il mare dentro le persone”.
“La PBM è un luogo di incontro tra il mare dentro e il mare fuori,” racconta. “Con Francesco condividiamo l’idea che la conoscenza nasca dall’ascolto e dall’osservazione. Anche gli oggetti che il mare restituisce ci parlano di noi, di ciò che lasciamo e che ritorna.”
Un’onda che parte dallo Stretto
Dalla riva di Punta Pezzo, dove il mare incontra due mondi, prende forma un’onda di consapevolezza che guarda al futuro.
La Scuola del Mare non è solo un progetto educativo, ma un invito a rallentare, a osservare, a costruire un nuovo legame con la natura.
Perché — come ricorda Turano — “solo chi conosce il mare può davvero amarlo. E solo chi lo ama sarà capace di difenderlo.”















