Libera Games 25: a Reggio Calabria lo sport unisce memoria, giustizia e legalità

Al via il progetto educativo promosso da Libera e Csi Reggio Calabria: tornei sportivi, laboratori e storie di vittime innocenti di mafia per formare cittadini consapevoli
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Ha preso ufficialmente il via Libera Games 25, il progetto educativo promosso dal Coordinamento Libera contro le mafie di Reggio Calabria e dal Centro Sportivo Italiano – Csi Reggio Calabria. Un’iniziativa che mette al centro lo sport come strumento di giustizia sociale, memoria attiva e responsabilità civile, coinvolgendo gli studenti del biennio di alcune scuole superiori della città.

Il cuore del progetto è l’idea che il gioco possa essere un veicolo di legalità, inclusione e consapevolezza. All’interno del PalaCsi di Gallina, i ragazzi stanno partecipando a tre tornei sportivicalcio a 5, pallavolo mista e pallacanestro – con una novità significativa: ogni squadra ha come “capitano simbolico” una giovane vittima innocente di ‘ndrangheta, di cui gli studenti sono chiamati ad approfondire la storia, anche grazie all’incontro con i familiari delle vittime.

Accanto ai momenti di gioco, il progetto prevede il laboratorio “Lo spogliatoio della memoria”, dove si riflette sul significato del sacrificio di chi ha perso la vita per colpa della violenza mafiosa. È qui che prende forma il percorso “Fischiare per gli Altri”, sviluppato in collaborazione con Ussm e Udepe di Reggio Calabria. Alcuni giovani in messa alla prova o inseriti nel circuito penale arbitreranno le partite, seguiti dai direttori di gara del Csi, offrendo un esempio concreto di reinserimento sociale attraverso lo sport.

Il progetto si concluderà il 23 maggio, data simbolica che ricorda la strage di Capaci e la figura del giudice Giovanni Falcone, con un evento finale che vedrà protagonisti studenti, docenti e istituzioni.

Libera Games vuole rappresentare un’alternativa forte alla narrazione spesso negativa dello sport calabrese, proponendo un modello educativo che promuove democrazia partecipata, auto-arbitraggio, rispetto delle regole e valori condivisi. L’obiettivo è chiaro: formare giovani cittadini consapevoli, capaci di riconoscere e contrastare le logiche mafiose anche dentro e fuori dal campo.

In un territorio dove lo sport rischia spesso di essere compromesso da illegalità, esclusione e violenza, Libera e il Csi Reggio Calabria scommettono sul potere del gioco di squadra per costruire una comunità più giusta, inclusiva e responsabile.

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