L’ex ministro per il Mezzogiorno Provenzano: “Il ponte è una bufala”

L’ex ministro per il Mezzogiorno boccia il progetto del Ponte sullo Stretto: “È un’illusione propagandistica che sottrae risorse vere al Sud. I cittadini vogliono ospedali e trasporti, non una cattedrale nel deserto.”
giuseppe provenzano

“Il Ponte sullo Stretto di Messina è una bufala politica, non una priorità per il Mezzogiorno”. Così Giuseppe Provenzano, ex ministro per il Sud e attuale vicesegretario del Partito Democratico, torna a criticare duramente il progetto simbolo del governo Meloni. Lo fa con toni netti, accusando l’esecutivo di alimentare “una narrazione ingannevole” che distoglie l’attenzione dai veri problemi che affliggono il Sud Italia.

Non si governa con i sogni ingegneristici ma con risposte concrete ai cittadini”, afferma Provenzano, che rivendica un’altra visione di sviluppo per il Mezzogiorno: infrastrutture locali funzionanti, servizi pubblici efficienti, trasporti regionali sicuri, scuole e sanità all’altezza del resto d’Italia.

Per l’ex ministro, la retorica del Ponte serve a mascherare “un vuoto di progettualità”. “Non c’è un piano industriale credibile per il Sud, non ci sono investimenti veri su mobilità sostenibile o rilancio economico. Eppure si insiste su un’opera da miliardi che, anche se realizzata, non risolverebbe i colli di bottiglia infrastrutturali della Sicilia e della Calabria.”

Secondo Provenzano, il Ponte diventa così un simbolo politico, non un’opera strategica: “È una bandiera ideologica agitata da chi non conosce i bisogni del territorio. La vera sfida è connettere le periferie urbane, migliorare la mobilità quotidiana, non costruire un’opera faraonica che rischia di restare isolata dal contesto.”

In un momento in cui si discutono tagli al welfare e ritardi nell’attuazione del PNRR, l’ex ministro accusa il governo di “giocare con le illusioni”, sostenendo che i fondi destinati al Ponte “potrebbero e dovrebbero essere impiegati per progetti a impatto immediato sulla vita delle persone”.

Il no al Ponte, conclude Provenzano, non è una posizione ideologica, ma una scelta pragmatica: “Le priorità del Sud sono sotto gli occhi di tutti: ospedali che funzionano, treni che arrivano in orario, strade percorribili. Continuare a sognare il Ponte mentre si ignorano queste urgenze è un errore storico.”

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