Il Corap, ente regionale responsabile della manutenzione delle infrastrutture industriali e consortili, è finito nuovamente nel mirino dei cittadini di Campo Calabro e Villa San Giovanni, stanchi di convivere con strade ormai ridotte a un colabrodo. Buche profonde, avvallamenti e asfalto consumato rendono la viabilità sempre più pericolosa, con rischi concreti per automobilisti e motociclisti.
La situazione peggiora di giorno in giorno, senza che si vedano interventi concreti. In alcuni tratti, le buche raggiungono dimensioni tali da rendere quasi impossibile evitare danni ai veicoli. Di notte, la scarsa illuminazione amplifica ulteriormente il pericolo.
Il ruolo del Corap e la manutenzione mancante
Il Corap (Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive) è un ente pubblico economico che gestisce la manutenzione delle infrastrutture nelle aree industriali calabresi, incluse quelle tra Campo Calabro e Villa San Giovanni.
Negli ultimi anni, però, il Corap è stato spesso criticato per la gestione delle strade consortili. La mancanza di manutenzione programmata e la lentezza degli interventi hanno portato a un progressivo deterioramento delle arterie locali, con gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini.
Sebbene nel 2025 l’ente abbia approvato alcune determina di urgenza per la riparazione dell’asfalto in altre zone della Calabria, come Gioia Tauro e Vibo Valentia, nell’area dello Stretto non si è ancora visto alcun intervento concreto.
Un ente in difficoltà
Il Corap, istituito per coordinare e razionalizzare i consorzi industriali calabresi, attraversa da tempo una fase di crisi gestionale e finanziaria. Le difficoltà economiche, unite a un contenzioso giuridico complesso hanno rallentato la sua operatività, lasciando molte aree — tra cui quelle di Campo e Villa — in stato di abbandono, una situazione tale, come è accaduto, da non poter addirittura far fronte agli impegni essenziali e tra questi il pagamento degli stipendi.
Diverse amministrazioni locali chiedono da tempo una riforma o un rilancio dell’ente, affinché possa tornare a garantire manutenzione e infrastrutture adeguate alle esigenze del territorio.
Sicurezza e responsabilità
Il degrado delle strade non è solo un problema estetico: rappresenta un pericolo reale. Numerosi cittadini segnalano danni a pneumatici, sospensioni e veicoli causati dalle buche, alcune delle quali superano i 20 centimetri di profondità. Con le piogge autunnali, l’acqua si accumula e peggiora ulteriormente la situazione, rendendo invisibili i punti più pericolosi, mentre la segnaletica di pericolo è del tutto assente.
È necessario un intervento urgente e coordinato affinché le strade tornino sicure e decorose, restituendo dignità a un territorio che merita ben altro rispetto allo stato attuale delle sue infrastrutture.
