CANNITELLO (Villa San Giovanni) – Agosto è alle porte e, come ogni estate, Cannitello si riempie di vita. Turisti, visitatori occasionali e, soprattutto, cannitellesi di ritorno popolano nuovamente la frazione balneare, attratti dal mare, dal clima e dai legami familiari che qui si rinnovano ogni anno.
Tutti si muovono in auto, come sempre, ma il borgo resta lo stesso: piccolo, stretto, con strade anguste e pochissimi spazi per parcheggiare. E sotto il sole cocente di luglio, trovare un posto libero diventa un’impresa quotidiana.
«Ma come? Di fronte all’ufficio postale c’erano una ventina di posti auto, e adesso c’è un cantiere?», si chiedono in tanti, davanti all’ennesimo disagio. L’area, effettivamente è transennata, per lavori di rifacimento del marciapiede. Ma da Marzo, però, tutto è fermo. Nessun operaio, nessun avanzamento, nessuna comunicazione ufficiale. Solo silenzio e disagio.
A peggiorare la situazione è il fatto che si tratta di uno dei pochi spazi comodi e centrali disponibili per la sosta. La sua chiusura, in piena stagione estiva, ha un impatto enorme su residenti e visitatori. E mentre la popolazione di Cannitello si gonfia come ogni estate, l’assenza di alternative e l’inerzia delle istituzioni alimentano frustrazione e rassegnazione.
Il cantiere fa parte dei lavori per il secondo tratto del lungomare Fata Morgana, un progetto importante per il borgo marinaro, che mira a valorizzare il litorale e a renderlo più accogliente. Tuttavia, già nei mesi scorsi l’opera aveva subito rallentamenti a causa di problemi burocratici legati al demanio marittimo e alla regolarizzazione delle concessioni. Ora, però, è tutto fermo da marzo, senza che nessuno – né dal Comune né dagli enti preposti – abbia fornito spiegazioni chiare.
E i cannitellesi? In gran parte in silenzio, come se il problema non li riguardasse. Forse rassegnati, forse convinti che anche protestare sia inutile. «Tanto non cambia mai nulla», è il commento più ricorrente tra chi vive qui. E così, ancora una volta, si rinuncia persino a chiedere.
Nel frattempo, auto in doppia fila, auto parcheggiate addirittura sui marciapiedi, ormai diventate la nuova normalità di un borgo che, nonostante tutto, continua ad accogliere con il suo mare incantevole, ma che meriterebbe ben altra attenzione.