È attraccata oggi per la prima volta nel porto di Messina la nuova nave traghetto Athena, ultima arrivata nella flotta di Bluferries, società del Polo Logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Si tratta di un traghetto Ro-Ro (roll-on/roll-off) di ultima generazione, progettato con un sistema di propulsione ibrida diesel-elettrica che segna un importante passo verso la transizione ecologica del trasporto marittimo nello Stretto di Messina.
Varata nel luglio 2024 presso i cantieri navali del Pireo, in Grecia, la nave Athena rappresenta un concentrato di tecnologia e sostenibilità. Con una lunghezza di 105 metri e una larghezza di 18 metri, è in grado di ospitare fino a 22 autoarticolati oppure 125 autovetture, e 393 passeggeri. La configurazione a due ponti separati per passeggeri e veicoli migliora i flussi di imbarco e sbarco, mentre particolare attenzione è stata dedicata all’accessibilità per le persone a mobilità ridotta.
La vera innovazione risiede nella propulsione ibrida, che consente alla nave di navigare nei pressi dei porti utilizzando esclusivamente i motori elettrici alimentati da batterie ricaricate durante la navigazione. Questo sistema riduce le emissioni di CO₂ del 56% rispetto alle navi più obsolete e del 13% rispetto alle moderne ma non ibride Trinacria e Sikania.
Non solo: i motori principali di Athena sono compatibili con una miscela di biodiesel fino al 20%, mentre i pannelli solari installati a bordo generano fino a 25 kW di energia per i servizi interni. Un impianto dedicato alla produzione di acqua dolce permette inoltre di abbattere i consumi idrici del 70% rispetto agli standard tradizionali.
Attualmente in fase di iscrizione nei registri marittimi, Athena entrerà ufficialmente in servizio nell’estate 2025, affiancandosi alle navi Enotria, Fata Morgana, Trinacria e Sikania, tutte impiegate per il trasporto misto di veicoli leggeri, pesanti e in alcuni casi anche mezzi ferroviari.
Questo arrivo rientra nella strategia di rinnovo flotta del Gruppo FS, che ha già avviato la dismissione delle unità più vecchie, come la nave Riace, per puntare su una mobilità sempre più sostenibile, efficiente e a basso impatto ambientale.