A Villa San Giovanni la prima seduta dei giovani amministratori: avviato il percorso di partecipazione attiva

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Villa San Giovanni – Proseguono le iniziative per dare attuazione a quanto deliberato nel consiglio comunale aperto del 7 febbraio. Il 28 febbraio, presso Palazzo San Giovanni, si è tenuta la prima seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCdR) e della Consulta dei Giovani, segnando un primo passo concreto verso il patto educativo avviato dall’amministrazione.

A darne ulteriore notizia è stata Caterina Trecroci, presidente del consiglio comunale con delega alle politiche educative, che ha sottolineato l’importanza di includere i giovani nei processi decisionali che li riguardano. «I giovanissimi eletti nel CCdR inizieranno un cammino di formazione e di educazione alla partecipazione, una scuola che insegna sul campo, che li educa al servizio e al pensiero di un servizio teso al miglioramento della comunità» – ha dichiarato Trecroci.

Un nuovo approccio alla politica: dialogo e collaborazione

L’obiettivo principale dell’iniziativa è educare i giovani a una passione politica basata sul dialogo e sulla collaborazione, piuttosto che sulla competizione. Un principio accolto con entusiasmo dai ragazzi, che hanno occupato per la prima volta gli scranni della sala consiliare, dimostrando grande interesse e impegno.

Nel pomeriggio si è tenuta anche la prima assemblea della Consulta dei Giovani, momento in cui è stato delineato un impegno programmatico concreto e maturo. Ad ispirare i giovani amministratori sono state anche le parole di Bernard Dika, che ha sottolineato l’importanza del loro ruolo attivo nella costruzione del futuro: «Il presente appartiene a loro e questo non può che renderli protagonisti e fautori immediati di un reale cambiamento e miglioramento della città che abitano».

Durante la seduta, i ragazzi hanno riflettuto a lungo sui prossimi passi da compiere, aggiornandosi a breve per l’elezione degli organi rappresentativi, tra cui il presidente e il consiglio direttivo. L’intento dell’amministrazione è quello di coinvolgerli non solo nei temi specifici della gioventù, ma anche in tutte le attività amministrative della città, rendendoli consapevoli che ogni azione ha un impatto sulla comunità e merita il loro contributo.

Verso una rete educativa inclusiva

«Appassionarli, impegnarli e sostenerli è dovere degli adulti» – ha proseguito Caterina Trecroci – «il resto sapranno restituirlo loro stessi con la loro genialità». Per rafforzare questo percorso, sarà fondamentale una buona formazione politica e sociale, anche attraverso l’esempio di modelli giovanili e meno giovani che possano ispirare fiducia e visione.

Il prossimo passo sarà la costituzione della rete educativa deliberata in consiglio comunale, un’iniziativa che mira a mettere in campo progetti e risorse per affrontare le fragilità educative e sociali. «Giorgio La Pira sosteneva che ‘I giovani sono come le rondini, vanno verso la primavera’. Se desideriamo una nuova e duratura primavera, abbiamo imboccato la strada giusta» – ha concluso Trecroci.

L’entusiasmo e la determinazione mostrati dai giovani amministratori fanno ben sperare per il futuro della città, segnando un percorso di partecipazione attiva e consapevole che potrà portare benefici concreti all’intera comunità.

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